TAIPANA – 16 GIUGNO 2020

Foresta pluviale

Il battitore con machete precede il gruppo che si attarda perigliosamente tra alte fronde di farfaraccio. Là sotto potrebbe celarsi qualche spaventevole “madrac”, ma tutto fila via liscio fino alla prima cascata. Un doppio salto di 15-20 metri che irrompe nel cuore della foresta e zittisce i canti e i versi degli uccelli silvani. Sulla rupe stillicidiosa fronde di capelvenere e campanule carniche ci danno un sobrio benvenuto. Proseguiamo risalendo il vivace corso d’acqua, insidiosissimo per i muschi e la patine algali che ricoprono massi e ciottoli rendendoli simili a saponette verdi. Guizza lo “squalet” ma dei gamberi di fiume e “gjavedons” ancora nessuna traccia. Riusciremo a sfamarci in mezzo a questo groviglio di piante perlopiù velenose? Per fortuna una radura ci regala manate di buone fragoline; sappiamo distinguere tra quelle vere e quelle “del mus”, che ingannano solo i cittadini disadattati alla vita selvaggia. Risaliamo ancora fintantoché la pista si riduce a traccia poco battuta e quest’ultima a idea di traccia. Sulla riva frondosa sono crollate le passerelle: restano sparuti brandelli di funi tranciate da chissà quale piena eccezionale. Una parte del gruppo s’arresta in attesa di direttive, mentre un drappello di battitori s’addentra, aggrappandosi come scimpanzé sui salici ripaioli a caccia di un’ipotetica via asciutta: impossibile proseguire. Godiamoci il triplo salto acquatico con spagliatura di ventagli spumeggianti: un vero incanto; decidiamo per il rientro. Dagli scampoli di cielo che s’intravedono, oltre le alte fronde di frassini e aceri, intuiamo che sta giungendo l’ennesima doccia celeste. I martagoni avevano si e no asciugato le ultimi gocce dai riccioli rosati e già si prepara una nuova rata di pioggia. Nel Borneo è così; se così non fosse sarebbe un luogo come tanti: qui è l’acqua a fare la differenza. L’acqua e noi, almeno per oggi.

La fortuna di vivere qui è che non servono lunghi viaggi per raggiungere posti selvatici, a volte così intricati e wilderness da competere con la complessità biologica di ambienti quali la foresta pluviale. Oggi organizziamo una spedizione nel Borneo friulano.