PRAMOLLO – 28 GIUGNO 2020

Piante carnivore?!

Le torbiere alpine presenti sul confine italo austriaco sono ambienti naturali che contengono specie vegetali e animali di grande interesse. Oggi in programma c’è la bella traversata che ci porterà al Bivacco Lomasti, un angolo di paradiso in Val d’Aip. Partiamo gasatissimi, con un blu che si riflette nel laghetto. Pramollo senza le piste dev’esser stato un vero incanto. Resta un tempio per il naturalista che qui, nel giro di pochi chilometri quadrati troverà un ben di Dio. Quest’anno non andiamo per wulfenie ma ci dedichiamo alla ricerca della preziosa quanto mai rarissima Drosera, una piantina carnivora che ahimè non incontriamo da un sacco di anni. I cuscini dei rododendri arrossano gli alti pascoli e i piumini bianchi degli eriofori punteggiano le zone umide, dove non poche sono le rarità in fiore, a partire dalla viola di palude. Che goduria! Camminare è crescere; anche conoscere è crescere; perciò camminare e conoscere è crescere al quadrato. Si sale senza fatica attraversando gli ambienti più disparati: macereti, vallette nivali, lariceti terminali e arbusteti delle creste ventose. Ogni passo è una pagina di libro, ogni sguardo all’orizzonte un nuovo mondo da esplorare. Il nuovo bivacco rosso sembra la casa degli gnomi. Il rientro sul lato austriaco dischiude altre sorprese, benché le piste da sci siano uno strazio paesaggistico, nonostante i tentativi d’ingentilirle con ricercati orpelli turistici, come un improbabile campanile di San Marco a 2000m. Per fortuna ci assecondano colate gialle di ranuncolo e altre curiose specie erranti, giunte sin quassù in chissà qual modo. E in fondo in fondo ecco la ciliegina sulla torta: sei davvero graziosa, piccola Drosera.

A fine giugno ovunque la natura gioca a carte scoperte: dalle tane sono usciti i loro costruttori, nei cavi dei tronchi pigolano nidiacei e ogni filo d’erba secca si è trasformato in una corolla variopinta. In Pramollo si vince facile; sarà comunque magnifico; con un cielo così poi…