MONTENARS – 23 GIUGNO 2020

Notte elfica

La tradizionale notte di San Giovanni ci riunisce con ravvivato calore. Le architetture verdi dei roccoli, spazi di rigorosa geometria immersi nel caos liberatorio della foresta montana, accolgono l’edizione 2020 che inizia poco prima del tramonto con la raccolta delle erbe magiche: iperico, artemisia, nocciolo, felce ed altre stregonesche essenze adornano i piccoli mazzetti, stretti dal nastrino rosso. Cala lentamente la notte e nella pianura friulana compaiono tra l’afosa foschia le prime luci a segnalare paesi e vie. Il druide scheggia l’acciarino e innesca la fiamma. Prende vita il falò solstiziale. I bambini portano fieno e rami. La vampa sfavilla ondeggiando, elargisce mistero e gioia. Anche quest’anno siamo al giro di boa, sei mesi dopo il gelido falò dell’altro solstizio, diretti nuovamente ad esso. In questo andare e venire dall’afelio al perielio, ondeggiamo e danziamo anche noi sulla Terra e con essa, in continuo divenire e, si spera, un po’ migliorare. Al ritorno seguiamo qualche lucciola nel bosco profumato e accogliente. Eccoci al clou della serata, che non è il mazzo delle erbe di san Giovanni, nemmeno il falò solstiziale, ma un banchetto elfico in mezzo al bosco, a lume di candela. Sennò che sogno di una notte di mezz’estate sarebbe!

L’iperico fiorisce stasera. È l’erba di San Giovanni. La sua corolla dorata accende il cuore dell’estate. E stanotte è la magica notte di mezz’estate. Come nella nota commedia shakespeariana siamo circondati da fate e scherzosi Puck, pronti ad illuminare la notte.