PURGESSIMO – 3 MARZO 2020

Luci e ombre

Oggi pomeriggio siamo a perlustrare le risacche di pianura che si addentrano nelle silvane valli del Natisone. La piana di Purgessimo è una di queste. Al ritrovo ci presentiamo distanziati, ed è la prima volta che ci viene detto di tenere un tal comportamento. Ci ridiamo su, ignari che questa sarà l’ultima gitarella per almeno due mesi. Ad averlo saputo avremmo tirato avanti fino a tardi. L’azzurro Natisone rumoreggia ai piedi del castello di Gronumbergo. Saliamo veloci tra le rosee corolle di Dente di cane. Non c’è dubbio, è lui il principe del bosco oggi. Il maniero incute come sempre, e quel bucone nel muro, probabile cannonata della Grande Guerra, ci introduce al suo misterioso interno. Da qui, alberi a parte, la vista spazia sulla valle: si poteva controllare tutto quanto. Gronumbergo ed il dirimpettaio castello di Guspergo costituivano un sistema formidabile e come le due torri di Tolkieniana memoria custodivano un varco inespugnabile. Più in basso il sole del tardo pomeriggio inizia a lavorare da artista smistando raggi tra i boschi, i fossi ed i canneti della bonifica di Purgessimo. Sopravvive all’antica palude qualche stagno marginale, meta in questo periodo delle rane che hanno già provveduto a disseminarvi mattasse di uova. Le anemoni dei boschi annunciano l’arrivo della primavera climatica mentre per quella astronomica si dovrà attendere ancora una ventina di giorni, ma per uscire a rimirar le piante dovremo attendere molto, molto di più.

La primavera avanza quest’oggi con lame di luce taglienti che penetrano nei boschi e risvegliano la vita. Ma in questa primavera 2020 sta avanzando anche l’ombra di un microscopico e minaccioso essere che ben presto ci metterà al tappeto.