PIANI DEL MONTASIO – 30 MAGGIO 2020

Insegui la primavera

I piani del Montasio non saranno mai triti e ritriti perché non c’è mai stato un ritorno in tali vasti pascoli che non abbia riservato piacevoli novità. Ma quanto belle oggi le corolle bianco azzurre dell’anemone alpina? E che splendore le tenaci primule orecchia d’orso in fiore sulle rocce. Tra i fischi delle marmotte, preoccupate delle sagome in cielo dei rapaci più che di noi, saliamo senza fretta. Il “Titano”, per usare un epiteto Kugyano, ci scruta dall’alto, già rinverdito nei pascoli sommitali, mentre il nobile dirimpettaio ancora abbonda di nevai sul versante nord. Dico sempre che se mi fermo sui piani a osservare taccio perché sarebbero talmente tante le cose da dire, di geologia, ecologia, fitosociologia, storia, che è meglio tacere per non far torto ad alcuna. Le Giulie sono così ricche di contenuti che la miglior cosa è assorbirne il genius loci annusando l’aria e ascoltando i loro suoni. L’escursione prosegue in ordine sparso e senza troppi vincoli di sentiero o di orario ma seguando ognuno le proprie inclinazioni. “Va dove ti porta il cuore”: oggi va così. Dopo la reunion del frugale panino, attirati dall’aroma del caffè, ci ristrutturiamo e ci diamo contegno, preparandoci ad incontrare la dama silvana che oggi ci ha chiamati in questo paradiso: vive in un castello segreto nella più vasta foresta d’Europa. Nous arrivè madame de la foreste!

Saliamo, non per il semplice gusto di salire a vedere il mondo dall’alto, ma per il concreto bisogno di inseguire una stagione che, a causa dell’emergenza Covid, abbiamo solo intravisto laggiù, nelle terre basse; ma quassù è in pieno slancio vitale.